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mercoledì 16 maggio 2012

Steve Wozniak: Apple è troppo chiusa, ma così la voleva Jobs

In una recente intervista rilasciata a ITNews, il co-fondatore di AppleSteve Wozniak torna sull’argomento del giardino recintato di Apple. Il Woz, infatti, pensa che la sua ex azienda sia troppo chiusa, quando potrebbe essere molto più aperta ed altrettanto forte, così come lo era ai tempi dell’Apple II, certo non per merito di Steve Jobs, ricordato come il fautore della filosofia di chiusura.
Wozniak, difatti, è sempre stato amante dei sistemi aperti, essendo da sempre un vero e proprio hacker, Jobs, invece, è sempre stato dell’idea che per far vivere la migliore esperienza ad un utente è necessario fornirgli un sistema chiuso e controllato.
Ecco le parole di Woz rilasciate al giornale australiano: “Apple potrebbe essere altrettanto forte ed efficace e allo stesso tempo aperta, ma come si può biasimarla quando l’azienda riesce a fare così tanti soldi? Un’idea potrebbe essere quella di rilasciare un linguaggio di programmazione per iPad, in modo che sviluppatori terzi possano sviluppare nuove interfacce per sfruttare le potenzialità del dispositivo, ma so che questo è davvero difficile che avvenga. Apple è troppo restia ad aprire il suo mondo”.
Concludendo poi: “Steve Jobs credeva che ci fosse necessità solo di due “slot” nell’Apple II: una stampante e un modem era tutto quello che serviva alla gente. Non ha mai fatto ingegneria, non ha mai scritto un programma, non ha mai condiviso ciò che facevo. Allo stesso modo il team del Macintosh stava programmando segretamente una scheda di test che avrebbe potuto espandere il Mac, ma Jobs lo venne a sapere e cassò l’iniziativa. Ma l’apertura non deve pregiudicare la qualità dei prodotti. E io amo i dispositivi Apple.”

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